Con un messaggio stringato, il Presidente del seggio referendario ha annunciato l’annullamento del referendum sull’Accordo Integrativo Aziendale AMTS SPA 2024-2026, previsto per il 19 e 20 novembre 2024. La consultazione, promossa dalle Organizzazioni Sindacali Provinciali, avrebbe dovuto permettere ai lavoratori di esprimersi sull’accordo sottoscritto il 2 luglio 2024.
Le ragioni dell’annullamento
Ad oggi, i motivi che hanno portato la Commissione Elettorale a dichiarare nullo il referendum non sono stati resi pubblici. Si parla di un “difetto formale” nella procedura, ma il mancato dettaglio rischia di alimentare incertezze e malcontento tra i dipendenti.
Conseguenze per i lavoratori
L’impossibilità di votare sull’accordo potrebbe avere ripercussioni significative, considerando che questo documento includeva disposizioni cruciali per i dipendenti, tra cui il tanto atteso premio di risultato, frutto di lunghe trattative.
La situazione crea un vuoto procedurale e decisionale, lasciando i lavoratori privi di uno strumento fondamentale per esprimere il proprio giudizio su questioni che toccano direttamente il loro futuro professionale ed economico.
La posizione di FAST CONFSAL
Il sindacato FAST CONFSAL ha criticato duramente quanto accaduto, definendolo:
“Un grave vulnus nella gestione dei rapporti tra i lavoratori e il sindacato aziendale, oltre che un affronto allo strumento di democrazia diretta costituito dal referendum”.
Cosa succederà ora?
Rimangono in sospeso numerosi interrogativi:
- Verrà fissata una nuova data per il referendum?
- Quali sono le responsabilità della Commissione Elettorale e delle OO.SS. firmatarie?
- Come verranno garantiti i diritti dei lavoratori alla partecipazione democratica e al riconoscimento delle loro aspettative contrattuali?
La necessità di chiarezza
È urgente che le Organizzazioni Sindacali e la Commissione Elettorale forniscano risposte dettagliate e avviino un percorso trasparente per ripristinare la fiducia e tutelare i lavoratori di AMTS SPA.
Nel frattempo, la vicenda resta un caso emblematico di gestione sindacale e aziendale controversa, in cui la mancanza di trasparenza rischia di compromettere la coesione interna e la credibilità delle rappresentanze dei lavoratori.