La deposizione di Mussolini venne attuata per prevenire l’attuazione del piano nazista Valkiria?

La deposizione di Mussolini venne attuata per prevenire l’attuazione del piano nazista Valkiria?

di Santi Maria Randazzo

 

Già dal maggio del 1942 Mussolini e i suoi più stretti collaboratori che ricoprivano ruoli pubblici rilevanti, in primis Galeazzo Ciano e Giacomo Carboni Capo del S.I.M., che da sempre avevano manifestato resistenze all’entrata in guerra a fianco della Germania, ritenevano ormai prossima la sconfitta delle forze dell’Asse per cui si resero conto che era opportuno e necessario, per evitare ulteriori disastri alla nazione, concordare una pace separata con gli angloamericani. In quei giorni Mussolini viveva un insopportabile senso di colpa che rasentava la depressione, avendo ormai ben compreso quali sarebbero state le gravissime conseguenze per l’Italia se avesse continuato a stare in guerra a fianco della Germania a causa delle sue scelte, conseguenti in gran parte, probabilmente, alla sua sanguigna reazione emotiva alle provocazioni mirate dei giornali francesi. Dopo aver valutato attentamente la situazione, assieme a Galeazzo Ciano e Giacomo Carboni avevano deciso di avviare contatti segreti con gli Angloamericani per cercare di arrivare ad un armistizio separato, iniziativa di cui si sarebbe assunta la responsabilità Ciano che, ufficialmente avrebbe operato all’insaputa di Mussolini; decisione che incautamente ma, purtroppo, inevitabilmente era stata portata a conoscenza di Badoglio. Condividevano la convinzione che fosse assolutamente necessario arrivare a un armistizio separato altre rilevanti personalità italiane, fra di essi i più convinti della necessità di un armistizio separato vi erano oltre il Re Vittorio Emanuele, Adriano Olivetti, Arnoldo Mondadori, Luigi Caracciolo, Giuseppe Cambareri gran maestro massone, che era socio in affari con il figlio di Badoglio, ed altri ancora. Per avviare le trattative, nel maggio 1942 viene inviato a Berna Gianluigi Rusca, braccio destro di Arnoldo Mondadori e collegato ai servizi segreti inglesi, per riferire una proposta consistente nell’attuare un colpo di Stato, deponendo Mussolini per porre gli interlocutori in posizione di rottura politica con il passato, e nominare Badoglio a capo di un governo provvisorio amministrativo e non politico che realizzasse l’obiettivo di firmare un armistizio con gli alleati angloamericani; in quella occasione i rappresentanti degli angloamericani erano stati informati che il delegato a trattare l’armistizio sarebbe stato Giuseppe Cambareri. Il Capo del S.I.M., il generale Giacomo Carboni, aveva dettagliatamente informato il Re e Galeazzo Ciano che, nonostante il massimo riserbo che si era dato alle trattative, i Tedeschi, nel febbraio 1943, erano stati ben informati del progetto che prevedeva la destituzione di Mussolini, la sua incarcerazione in un luogo sicuro e la realizzazione di un armistizio con gli angloamericani. Dopo essere venuti a conoscenza delle intenzioni degli italiani i Tedeschi avevano elaborato un piano, denominato Valkiria, che prevedeva l’uccisione del Re, la cattura dei membri della Casa Reale e del Governo compreso Mussolini, che i Tedeschi sospettavano di aver utilizzato Ciano per prendere contatti con gli Angloamericani. Eliminato Mussolini i Tedeschi lo avrebbero sostituito con Farinacci: si sarebbe poi provveduto ad internare il Germania i membri della Casa Reale e i membri del governo; contestualmente era in programma l’invasione dell’Italia da parte delle armate corazzate tedesche che già stazionavano al Brennero in attesa degli ordini di invadere l’Italia. La destituzione di Ciano da Ministro degli Esteri nel febbraio 1943 e la sua nomina quale ambasciatore in Vaticano aveva definitivamente convinto i Tedeschi che l’operazione fosse stata voluta da Mussolini e che avesse come obiettivo quello di permettere a Ciano di avere facilitati i contatti con gli Angloamericani per raggiungere un accordo che permettesse all’Italia di uscire dalla guerra salvando il salvabile. L’11 febbraio 1943 l’ambasciatore inglese presso la Santa Sede, Francis D’Arcy Osborne, informava Churchill della sua fondata certezza che:” La nomina di Ciano è certamente opera di Mussolini in persona. Tuttavia non vi è dubbio che, se il duce dovesse scomparire, Ciano e molti altri gerarchi punterebbero a concludere la pace con gli Alleati con o senza la Germania.” I Tedeschi avevano inoltre elaborato altri due piani, denominati rispettivamente Eiche (Quercia) e Student, che avevano l’obiettivo di liberare Mussolini, nel caso in cui non fosse stato possibile attuare il piano Valkiria, riportarlo al potere e costringerlo a mantenere in vita l’alleanza militare con la Germania per testimoniare e garantire la continuità politico-militare con la Germania, nonché occupare militarmente Roma. Alla elaborazione dei tre piani, che prevedevano la cattura di una lunga lista di personalità italiane non gradite al fascismo, collaborò organicamente Farinacci, che i tedeschi, inizialmente e prima che il progetto Valkiria fosse stato anticipato e sventato con la deposizione e l’arresto di Mussolini, volevano nominare capo di governo e che stilò di suo pugno la lista inserendo al primo posto il nome del senatore Cini.

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