Il Catania cade ancora, questa volta contro la Juve Next Gen, con il risultato di 1-2, in una partita che sembra essere la fotocopia di tante altre viste in questa stagione. Soliti errori difensivi, cambi che non apportano alcun miglioramento, un attacco che continua a fare affidamento su un Inglese sempre più isolato, incapace di fare la differenza. Eppure, dopo numerosi match simili, la domanda che sorge spontanea non è tanto un’altra analisi della prestazione, ma una riflessione più profonda su come si è arrivati a questa situazione.
Faggiano e Toscano, i principali artefici della costruzione di questo gruppo, avevano sicuramente un’idea ben precisa su come formare la squadra, ma la domanda è: perché non hanno individuato e risolto le evidenti lacune al momento della costruzione della rosa? Perché, nonostante le criticità evidenti emerse durante la stagione, la campagna acquisti non ha portato quei rinforzi necessari per colmare le falle in difesa e in attacco?
E soprattutto, è lecito chiedersi se il gruppo Pelligra, proprietario della società, abbia realmente l’ambizione di puntare alla promozione in Serie B o se, forse, la Serie C non sia una condizione che gli sta bene, accontentandosi di una stabilità che non punta alla vittoria del campionato.
Queste domande rimangono senza risposta, alimentando il disorientamento e la frustrazione dei tifosi, che assistono impotenti a una stagione che, a questo punto, sembra destinata a non soddisfare le aspettative.