CATANIA – È attivo il nuovo percorso assistenziale “Continuità ospedale-territorio: dalla Rete oncologica alla Rete delle cure palliative”. Si tratta di una procedura, formalizzata nell’ambito dei Piani attuativi internazionali delle azienda catanesi, dedicata ai pazienti affetti da patologia oncologica, in dimissione dalle Unità operative di Oncologia, che necessitano di interventi di cure palliative domiciliari o ricovero in hospice.
Le azioni sono state attivate in piena sinergia tra le Aziende ospedaliere di Catania, con il coordinamento dell’Azienda sanitaria provinciale.
I direttori generali delle quattro Aziende – dr. Paolo Cantaro (AOU Policlinico-Vittorio Emanuele), dr. Giuseppe Giammanco (Asp di Catania), dr. Angelo Pellicanò (AO “Cannizzaro”) e dr. Giorgio Santonocito (Arnas “Garibaldi”) – hanno voluto dare concreta applicazione agli atti di indirizzo regionali che stanno governando la riorganizzazione nel campo dell’oncologia e delle cure territoriali correlate a questo delicato momento dell’assistenza.
Il nuovo percorso è stato redatto da un apposito gruppo di lavoro, coordinato dal direttore sanitario dell’Asp di Catania, dr. Franco Luca, e dal direttore dell’UOC di Oncologia medica dell’Arnas “Garibaldi”, dr. Roberto Bordonaro, e composto dal dr. Giuseppe Squillaci, dalla dott.ssa Mary Grasso, dal dott. Orazio Meli (UOC Anziani e cure domiciliari, Asp di Catania) e dalla dr.ssa Desiree Caudullo (UOC Oncologia, Arnas “Garibaldi”).
«Con questo percorso, realizzato in piena sintonia con le indicazioni dell’Assessorato regionale alla Salute e in collaborazione con tutti gli attori coinvolti – afferma il dr. Luca -, mettiamo a sistema un intervento che razionalizza i servizi, intrecciando la “Rete oncologica” e la “Rete delle cure palliative”, e aumenta la capacità di risposta socio-sanitaria per i pazienti oncologici in fase avanzata e per le loro famiglie».
La nuova procedura, condivisa dalle Unità operative di Oncologia delle Aziende Ospedaliere catanesi, dalle Case di Cura accreditate e convenzionate facenti parte della “Rete oncologica” provinciale e dalle Associazioni onlus convenzionate che si occupano di cure palliative domiciliari.
«L’efficientamento dei processi di continuità assistenziale che la nuova procedura garantirà – spiega il dr. Bordonaro -, oltre a rendere più agevole il trasferimento dei pazienti dai reparti per acuti alla medicina palliativa territoriale, si tradurrà, nelle intenzioni del gruppo di lavoro, nella ottimizzazione del turn-over con riduzione dei tempi di degenza ed aumento degli indici di appropriatezza d’uso dei posti letto ospedalieri».
Fra i punti di forza della procedura sono da segnalare: la centralità operativa del Punto unico di accesso (PUA), che seguirà i pazienti e i loro familiari fornendo loro il giusto orientamento e accompagnamento; e l’istituzione di un Tavolo tecnico per il monitoraggio e la verifica dell’intero percorso composto da referenti degli attori istituzionali e privati interessati.
Il percorso, già informatizzato, beneficerà presto di un potenziamento del sistema utile a rendere ancora più tempestiva ed efficace la comunicazione fra Ospedale, Territorio, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale, RSA, Hospice. Previste attività di formazione degli operatori. Grande attenzione è rivolta anche all’integrazione con le Organizzazioni no profit e le Associazioni onlus convenzionate d’ambito.
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