CATANIA – Aperta nei locali dell’ex Manifattura tabacchi, la mostra “Katane tra mito e rito. Testimonianze culturali di Catania greca”. Nelle vetrine, poste a spina di pesce, trovano posto terrecotte, statuette, figurine: è il nucleo più significativo della stipe votiva scoperta casualmente quasi sessanta anni, ai piedi del monumento dedicato al Cardinale Dusmet, in piazza San Francesco. Gli studiosi ritengono che con i suoi 12 mila pezzi, questa fosse la stipe votiva più grande dell’area mediterranea. Dedicata alle divinità di Demetra e Core, il deposito fittile apparteneva a un santuario collocato in riva al mare, in una zona presumibilmente vicina al fiume Amenano e all’antico porto. L’ex Manifattura tabacchi è un’edificio enorme nel cuore popolare della città antica: il quartiere di San Cristoforo, secondo in città solo al Monastero dei Benedettini in piazza Dante.
Il sindaco della Città Metropolitana di Catania, Enzo Bianco, che insieme alla direttrice del Polo regionale di Catania per i Siti culturali, Maria Costanza Lentini, che ha tagliato il nastro, ha espresso vivo interesse anche per l’area didattica annessa alla mostra: i piccoli visitatori, quando verranno in gruppo (e ci sono già molte richieste), potranno mettere “le mani in pasta” e giocare con l’argilla per creare le loro figurine e capire quali sono i processi produttivi della terracotta.
I curatori, Fabio Caruso e Antonella Pautasso, hanno illustrato alle autorità il progetto scientifico che ha condotto alla mostra.
Alcuni pannelli didattici spiegano inoltre in modo chiaro che le terrecotte antiche apportano un contributo essenziale alla conoscenza della religione e più genericamente della nostra storia.
La mostra resterà aperta sino al 30 dicembre, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13.
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