Da alcuni mesi la Digos di Catania teneva sotto osservazione l’algerino ROUABHIA Larbi nato a El Taref il 09.01.1969 (richiedente asilo politico) denunciandolo all’Autorità Giudiziaria per comportamenti violenti e discriminazione razziale posti in essere durante la sua permanenza presso la struttura S.P.R.A.R. (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Licodia Eubea (CT) e successivamente per apologia di delitti di terrorismo.
Inizialmente collocato presso il C.I.E di Caltanissetta in esecuzione del provvedimento di trattenimento del Questore di Catania ex art.6 comma 2 D.Lgs 142/15, terminate le incombenze di legge, è stato definitivamente rimpatriato ad Algeri nella giornata del 9 luglio, con volo aereo partito dall’aeroporto di Roma Fiumicino, poiché ritenuto soggetto altamente pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica.
ROUABHIA Larbi durante la permanenza dentro la struttura S.P.R.A.R. aveva più volte manifestato la sua avversione alla cultura e religione occidentale , nonostante avesse richiesto asilo politico, condannando le operazioni militari intraprese contro le basi del terrorismo e vantandosi di avere “sgozzato con le sue mani” molti uomini in Algeria da dove era scappato.
Dall’ottobre 2016 lo straniero aveva anche iniziato ad avere atteggiamenti verbalmente aggressivi ed offensivi, per motivazioni principalmente religiose e di matrice antioccidentale, in special modo nei confronti di alcune donne straniere ospiti della struttura e di talune operatrici italiane, apostrofate più volte come prostitute poichèénon avevano comportamenti conformi ai dettami dell’islam.
Questi fatti erano continuati aggravando la posizioni del ROUABHIA Larbi allorquando lo stesso manifestava preoccupazione in previsione del possibile rimpatrio.
Arrivando al punto da minacciare di morte il proprio legale , che ha sporto denuncia, “sei il mio avvocato, sei complice del giudice, esiste una legge mia che appena uscirò applichero’ ”,
Ma chi è il ROUABHIA Larbi? entrato clandestinamente per la prima volta in Italia (Cagliari) nel 2007 e, dopo il provvedimento di espulsione adottato nei suo confronti, si sarebbe trasferito in Svizzera fino al 2009, venendo espulso da quelle Autorità di Polizia nonostante la sua richiesta di “protezione internazionale”, recandosi poi in Francia da dove sarebbe ripartito per l’Algeria.
Nel 2010, lo stesso si sarebbe recato dapprima nel suo Paese facendo ingresso nuovamente in Italia (Cagliari) nel marzo 2016, dove è stato sottoposto ad un nuovo provvedimento di espulsione e contestualmente denunciato per essere rientrato prima dei dieci anni senza la prevista autorizzazione del Ministro dell’Interno.
A seguito di ciò, il ROUABHIA Larbi si sarebbe nuovamente trasferito in Svizzera richiedendo un’altra volta la “protezione internazionale” venendo però rinviato in l’Italia (in virtù della convenzione di Dublino), precisamente a Catania, dove è stato preso in carico dapprima dallo SPRAR di Grammichele (CT) e, successivamente, dallo SPRAR di Vizzini (ubicato a Licodia Eubea – CT).
NeL 2016 quindi presentava richiesta di asilo politico , la sua istanza veniva visionata dall’apposita commissione che si avvale anche di una relazione psichiatrica la quale descrive il comportamento di ROUABHIA Larbi come:” altalenante, borderline, segnato da oscillazioni insolite dell’umore e connotato da atteggiamenti paranoici ed impulsivi nonché pregiudizievoli”,quindi decideva “di non riconoscergli la protezione internazionale”con relativa espulsione immediata.
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