COMUNICATO STAMPA A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’AMBASCIATA DELL’AZERBAIGIAN CON SEDE IN ROMA.
A Baku, presso il Palazzo Gulustan, venerdì 4 febbraio si è tenuta l’VIII Riunione Ministeriale del Consiglio Consultivo del Corridoio Meridionale del Gas (SGC). Hanno preso parte all’incontro il commissario europeo per l’Energia Kadri Simson, il commissario europeo per il Vicinato e l’Allargamento Oliver Varhelyi, nonché rappresentanti di Stati Uniti, Regno Unito, Turchia, Georgia, Italia, Grecia, Bulgaria, Albania, Croazia, Ungheria, Montenegro, Romania, Serbia, Macedonia del Nord, Moldova, Bosnia ed Erzegovina, Ucraina e Turkmenistan.
L’Italia è stata rappresentata da una delegazione, guidata dal sottosegretario di Stato al Ministero della transizione ecologica, l’On. Vannia Gava.
Il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, ha partecipato all’incontro e ha tenuto un discorso, nel quale ha innanzitutto evidenziato come sia usanza, ogni febbraio, tradizionalmente, esaminare quanto compiuto durante l’anno precedente e pianificare i passi futuri. Ogni anno, dunque, “testimoniamo alcuni risultati e siamo molto felici”, ha sottolinato il Presidente, che ha indicato come successo di quest’anno il completamento del progetto del Corridoio meridionale del Gas. “L’ultimo giorno del 2020, il 31 dicembre, che tra l’altro è il giorno della solidarietà degli azerbaigiani del mondo, e siamo molto contenti che in questo giorno molto importante per gli azerbaigiani abbiamo riferito del completamento del Corridoio meridionale del Gas, il TAP, la sua ultima parte. E, naturalmente, vorrei anche esprimere gratitudine a tutti i partecipanti al progetto, in primis alla Commissione Europea”, ha affermato Ilham Aliyev.
Il Presidente ha poi proseguito sottolineando che “La Commissione Europea e l’Azerbaigian, in qualità di co-organizzatori e coordinatori degli sforzi di tutti i paesi, delle società e delle istituzioni finanziarie alla riunione del Consiglio consultivo e durante tutto l’anno, svolgono un ruolo molto importante nell’attuazione del progetto e il fatto che due i commissari sono presenti oggi, parla da sé. Inoltre, vorrei esprimere gratitudine e chiedervi di esprimere il mio ringraziamento al presidente Charles Michel per il suo sostegno rispetto ai progetti di sicurezza energetica nella regione. Vorrei anche dimostrarmi grato verso i governi dei paesi, membri del Corridoio meridionale del Gas – Turchia, Georgia e Grecia, Bulgaria, Albania e Italia – hanno lavorato davvero come una squadra. Il coordinamento a livello nazionale ci ha aiutato a realizzare questo enorme progetto, uno dei più grandi progetti del 21° secolo, che vale 33 miliardi di dollari USA. Allo stesso tempo, ovviamente, non avremmo potuto raggiungere il successo senza la partecipazione attiva delle aziende: società energetiche, imprese di costruzione e investitori. Sono presenti oggi e, ovviamente, il loro contributo è stato molto prezioso e quello delle istituzioni finanziarie internazionali.”
Il Presidente ha ricordato come probabilmente il progetto del Corridoio meridionale sia uno dei pochi progetti nella storia moderna “in cui tutte le principali istituzioni finanziarie internazionali hanno contribuito alla sua attuazione. La Banca mondiale, la BERS, la Banca asiatica di sviluppo, la BEI, la Banca asiatica per le infrastrutture e gli investimenti, le principali istituzioni finanziarie internazionali, hanno fornito prestiti e fondi per l’attuazione di questo progetto. Quindi ora possiamo essere orgogliosi di noi stessi, che questi complicati – sotto tutti i punti di vista – progetti, sono stati consegnati con un alto livello di efficienza. E, naturalmente, dobbiamo guardare al futuro e sono sicuro che durante la sessione odierna i partecipanti discuteranno delle tradizionali aree di cooperazione e dei nostri piani futuri perché, come tutti sappiamo, la domanda di ulteriori fonti di gas è in crescita.”
Il Presidente ha poi evidenziato che “Cresce la domanda di gas da nuove fonti. Dopo il completamento del corridoio meridionale del gas, l’Azerbaigian è riuscito ad aumentare le sue esportazioni verso i mercati internazionali, compresi i mercati europei. L’anno scorso l’esportazione di gas naturale dall’Azerbaigian è stata di 19 miliardi di metri cubi, 8,5 verso Turchia, quasi 7 miliardi verso l’Italia e il resto verso altri membri della squadra: Georgia, Grecia, Bulgaria. Sono certo che presto anche l’Albania, membro del nostro team, completerà la sua rete di distribuzione di gas. Anche l’Albania riceverà il gas dell’Azerbaigian. Inoltre, possiamo sottolineare il fatto che all’incontro di oggi abbiamo più paesi e aziende presenti rispetto allo scorso anno. E abbiamo nuovi partecipanti, che dimostrano che il gas dell’Azerbaigian è necessario per nuovi mercati. E siamo pronti perché l’Azerbaigian è sempre stato un fornitore affidabile di risorse energetiche per il mercato internazionale.”
Storicamente, il Presidente ha ricordato che l’Azerbaigian ha iniziato le esportazioni di petrolio nel 2006, “già da molti anni e senza alcuna interruzione, senza alcuna violazione del contratto, senza alcuna agenda politica dietro la nostra politica energetica. La nostra politica energetica è sempre stata aperta, trasparente, orientata al business e ai risultati e ha portato alla cooperazione e al sostegno reciproco. Mentre stavo esaminando alcuni dei dati più recenti sulla quota di gas azerbaigiano sui mercati dei paesi, i destinatari, notiamo che alcuni di loro ottengono circa l’80% del loro consumo di gas, alcuni il 15-20% e il numero è in crescita, perché stiamo pianificando di aumentare la produzione. Quest’anno sicuramente esporteremo più dell’anno scorso. Certo, c’è un enorme potenziale, soprattutto ora, quando la situazione sul mercato del gas non è molto stabile, e inoltre la crisi è molto volatile. Penso che abbiamo bisogno di un piano congiunto nel nostro futuro in coordinamento e buon spirito. Le riserve di gas accertate dell’Azerbaigian sono note. Sono 2,6 trilioni di metri cubi, perché il più grande è Shah Deniz – 1 trilione. Sono sicuro che ce ne saranno di più. Perché guardando alla nostra esperienza, rispetto allo sviluppo del petrolio e del gas, vediamo sempre riserve più grandi di quanto previsto all’inizio del nostro viaggio a causa di nuove scoperte e anche di nuove tecnologie. Perché oggi la tecnologia in questo settore si sta sviluppando rapidamente. Pertanto, sono sicuro che le riserve accertate di gas azerbaigiano saranno ancora di più. Shah Deniz, come ho detto, è già il principale giacimento di gas in Azerbaigian e, finora, l’unico contributore al corridoio meridionale del gas, ma sono in corso anche altri progetti.”
Il Presidente ha poi espresso la speranza che uno dei più grandi giacimenti di gas condensato – “Absheron” inizi, la produzione molto presto, forse in meno di un anno. “E aumenterà, e sarà fatto per gradi. La fase 1 di “Absheron” produrrà 1,5 miliardi di metri cubi, non una grande quantità, ma penso che sia sostanziale per alcuni paesi. E questo può anche soddisfare le nostre crescenti richieste e offrire anche opportunità di esportazione. Un altro grande giacimento, che speriamo produca anche esso buoni risultati, è “Babak”, con riserve stimate in 400 miliardi di metri cubi. “Umid” almeno 200 miliardi di metri cubi. E, naturalmente, abbiamo grandi aspettative da uno dei più antichi giacimenti di petrolio e gas, Azeri-Chirag-Gunashli. La sua profonda sezione di gas, che spero possa presto entrare in funzione. Rappresentano centinaia di miliardi di metri cubi di gas che possono essere estratti, credo, in un breve lasso di tempo. Quindi, questo è oggi il nostro potenziale e avere una rete di trasporto del gas diversificata che ci collega a quattro paesi, a quattro dei nostri vicini. Naturalmente, dopo il completamento dell’esportazione principale con il Corridoio meridionale del Gas, penso che i nostri piani saranno implementati. Ma ovviamente, dobbiamo continuare questo lavoro di squadra. Il progetto del corridoio meridionale del gas è terminato, ma il nostro lavoro continua. Sono sicuro che con un buon spirito otterremo nuovi risultati.”
Il Presidente Ilham Aliyev ha anche parlato del grande potenziale delle fonti energetiche alternative dell’Azerbaigian e degli investimenti e dei piani futuri in questo settore, enfatizzando che più fonti di energia rinnovabile avrà l’Azerbaigian, più il paese risparmierà gas per l’esportazione, elogiando l’accordo tra la Commissione Europea e il Ministero dell’Energia dell’Azerbaigian di organizzare una sessione speciale dedicata all’energia rinnovabile.
“Il Corridoio meridionale del Gas è terminato, ma il nostro lavoro continua. Dobbiamo continuare a lavorare come una squadra. In un paese come l’Azerbaigian, con enormi risorse di petrolio e gas e potenziale rinnovabile, comprendiamo la nostra responsabilità. E posso dirvi che continueremo ad agire responsabilmente in futuro per creare migliori opportunità. Inoltre, vorrei dire che la nostra politica energetica va oltre le questioni della diversificazione energetica e della sicurezza energetica, perché crea nuovi legami tra i paesi. E aiuta lo sviluppo di una relazione, e aiuta ad aumentare il livello di fiducia reciproca tra tutti i paesi coinvolti in questo processo. Quindi ci sono così tanti risultati positivi multipli dopo quello che abbiamo fatto. Ancora una volta, quando abbiamo iniziato questo viaggio, non era molto chiaro come sarebbe andata. Siamo entrati nel nuovo formato di cooperazione con paesi e con alcuni di loro non abbiamo mai avuto questa formula di cooperazione. Ma è stato un successo perché eravamo sinceri, aperti e onesti e avevamo lo stesso obiettivo. Quindi, l’obiettivo è qui. I progetti possono essere diversi, ma lo spirito di cooperazione, sono certo, ci aiuterà a realizzare tutto ciò che abbiamo pianificato”, ha proseguito Ilham Aliyev.
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