Un palcoscenico in penombra, fumi di sigaretta, aghi da lavoro, musica di violini e nostalgici bandoneòn. Ritmi di recitazione volutamente dilatati per accordarsi con le narrazioni di una voce rauca ma gradevole che proviene da un’antica radio poggiata sul pavimento. Un angolo fatto di donne e da esse vissuto, un luogo che potrebbe essere ovunque...