Non so se esiste un corrispettivo della Sindrome di Stendhal per esprimere il rapimento dell’attenzione di fronte ad un attore che per cinquanta minuti riempie da solo tutto lo spazio di un palcoscenico. Se tale suggestione emotiva dovesse essere stata classificata, credo che la si potrebbe trasferire all’incredibile esperienza vissuta lo scorso fine settimana dalla...