Nove sono i mesi per formare una vita. I suoi multipli, le tappe intermedie di una donna, nel corso delle quali accadono gli eventi narrati… In una delle serate tipiche dell’ estate siciliana, alla vigilia di San Lorenzo, al Lido dei Ciclopi è stato rappresentato “Nove”, scritto da Egle Doria e Nicola Alberto Orofino, –...
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Domenica 9 agosto, alle ore 21.00, “Nove” con Egle Doria, per la regia di Nicola Alberto Orofino, ritorna in scena presso la terrazza del Lido dei Ciclopi, all’interno della rassegna Sere d’estate ad Aci Castello.
NOVE è una poesia declamata con garbo. Arriva in fondo all’ultimo rigo, facendoti tirare su col naso ed asciugare le lacrime sin dalle prime parole. Lacrime per la consapevolezza, anche dietro una buffa battuta fatta con ironia, tagliente a volte, discorsiva nel ripescaggio familiare delle generazioni che sono state con le proprie storie, tradizioni, affetti...
“Io sono verticale” di Alessandra Barbagallo e Silvio Laviano al Teatro Canovaccio
Il teatro così fatto è disciplina e cultura: “io sono verticale ma preferirei essere orizzontale…in confronto a me un albero è immortale e la corolla di un fiore non alta, ma più sorprendente e a me manca la longevità dell’uno e l’audacia dell’altra”. Alessandra Barbagallo, qualche tempo fa, ebbe la magnifica intuizione che ispira colui/colei...
Barbara Gallo, “principessa” del palcoscenico!
Portare il teatro fra la gente per ripristinarne la vocazione culturale ed evasiva è impresa audace. Orizzonti nei quali si allineano solo frequenze a limite della sopravvivenza del timpano, reality a limite dell’atrofizzazione dei neuroni, prima che essi si comprimano irrimediabilmente è meglio che vengano scomposti e ricomposti con iniziative intelligenti. Negli ultimi anni, la...
Silvio Laviano, colto, disciplinato, istrionico…
Silvio Laviano è un attore, di quelli seri, che guidano l’istinto con la disciplina, autentici che non si montano la testa; uno di quelli, come diceva Mastroianni, con un occhio sempre rivolto a se stesso per ricordare con umiltà “il recitare una parte” non ” l’ essere quella parte”. Che dismetta le bretelle del narratore...